[Pilota all’equipaggio]
Numero 1 via… numero 2 via … numero 3 via .. numero 4 via
[Pilota all’equipaggio]
tempo bello con qualche nuvola bassa…
[Pilota all’equipaggio]…
Siamo nello spazio nemico, pronti con le armi
[Pilota all’equipaggio]…
Target in avvicinamento, velocità 150 miglia, vento 20 nodi da sud
Altitudine 10000 piedi indossare le maschere dell’ossigeno
[Puntatore] ..
Sportello aperto.. Vedo l’obiettivo… 30 secondi…
[Pilota all’equipaggio]…
20 secondi… tutta potenza… ci stanno decimando…
[Puntatore]…
Ancora pochi secondi.. bisogna portare a termine il lavoro…
[Puntatore]…
Siamo sull’obiettivo… sganciare le bombe! Torniamo a casa!!
Questa è la storia dell’ultima missione del Memphis Belle, un bombardiere B-17 Flying Fortress Americano che prese parte ai bombardamenti sul territorio Europeo.
Diventò il primo bombardiere pesante a compiere le 25 missioni previste per permettere all’equipaggio di essere congedato. L’aereo volò per 148 ore scaricando sulla Germania, l’Olanda, il Belgio e la Francia 60 tonnellate di bombe. Per i danni riportati in combattimento quasi ogni parte dell’aereo fù sostituita almeno una volta.
Il nome all’aereo fu dato dal pilota Robert Morgan in onore della sua fidanzata Margaret Polk. La famosa ragazza sul muso dell’aereo fu disegnata da Tony Starcer un’artista del 91° gruppo.
L’apparecchio era un B-17F-10-BO (numero di serie 41-24485) costruito nel Luglio 1942 dalla Boeing. Prestò servizio per sette mesi, dal 7 novembre 1942 al 17 Maggio 1943, portando a termine 25 missioni nel 324° Bombardieri a Bassingbourn in Inghilterra.
… Sotto di loro la costa Inglese scivola lentamente , ora non è il massimo ma al rientro sembrerà la cosa più bella del mondo…
I B-17 potevano raggiungere una quota operativa di 25000 piedi , circa 8000 metri , che permetteva di non essere visti da terra ad occhio nudo. A quell’altezza , senza ossigeno, si perde conoscenza dopo un minuto. Dopo venti sei morto. Fa freddo. Tanto freddo, fino a 40 gradi sotto zero. Il mondo che si osserva da quell’oblo in plexiglas è bellissimo e non ci si annoia mai. La guerra sembra lontana. I motori si mescolano con l’aria fredda creando scie di condensa che tracciano il passaggio sopra le nuvole.
Per portare a termine una missione è necessario un piano accurato. Il nemico è forte e determinato a fermarci e il radar ci sta già osservando. Gli avieri scrutano l’orizzonte . Da un momento all’altro un aereo potrebbe colpirci. Le formazioni si stringono cercando di creare uno scudo impetrabile.
Si avvicina la costa nemica. Da quassù sembra uguale alle nostre coste: le case , le spiagge e i prati somigliano alle case dei nostri padri, ma non è così, ora appartengono ad un nemico che ha seminato morte e sofferenza nel mondo.
Vicini all’obiettivo iniziano a vedersi sbuffi di fumo silenziosi. Sono i proiettili nemici che esplodono vicino a noi lanciando pericolose schegge. L’antiaerea ha già calcolato la velocità, l’altitudine e il percorso, e inviato i dati a 5 miglia di distanza dove un’altra batteria aerea ci sta aspettando…
Il Capitano Robert Morgan e il copilota Jamers Verinis cambiano rotta ogni 15 secondi evitando il fuoco nemico. Ad un tratto il bersaglio. I bunker con sommergibili nemici nella baia.
Sotto suona l’allarme, sopra il comando passa al puntatore che ora dirige le operazioni . La carlinga si piega ma resiste alle deflagrazioni. Sembra di essere dentro un frullatore. Si aprono gli sportelli delle bombe mentre dall’alto un aereo apre il fuoco su di noi… le torrette rispondono e lo allontanano. Il capitano Vincent Evans responsabile del puntamento rimane concentrato sull’obiettivo. Tiene il B-17 allineato sul bersaglio che continua implacabile la suo volo, corregge il timone e i flap affinché il vento non sposti la traiettoria.
Altri due Messerschmitt Bf 109 entrano in azione e colpiscono un altro B-17 che precipita con i motori in fiamme sulla costa francese. Evans segue le linee indicate dal sistema di puntamento Norden… il bersaglio è inquadrato, apre l’interruttore e le bombe iniziano a cadere…
Lorient France 1943 Lorient France 1943
Dall’alto lo spettacolo è maestoso, enormi esplosioni confermano che la missione è completata. Evans fa l’ok con la mano… ce l’abbiamo fatta, è ora di rientrare. L’eco delle esplosioni si fa sempre più lontano, il fumo copre tutta la piccola baia e arriva fino alla spiaggia. Tutto è distrutto . Oltre ai bunker saltano in aria anche i depositi carburanti e munizioni.
La parte difficile è finita. Ora dobbiamo tornare a casa sani e salvi. Dall’alto, dietro una nuvola o nascosto dal sole abbagliante ,qualche altro “Deutscher Feind” ci sta aspettando. Un altro Messerschmitt Bf 109 passa come una freccia mitragliando il Memphis Belle , l’artigliere di coda ,Sgt. John P. Quinlan, avvisa i compagni con l’interfono… “ nine o’clock, nine o’clock..” Winchell riesce a colpirlo facendolo precipitare.
Davanti a noi un altro B17 viene colpito. “andiamo ragazzi uscite da quell’inferno!!” urla Jimes, con un ala spezzata è condannato, ruota su se stesso e in tragica danza termina il suo volo con una ripida picchiata, in otto riescono ad uscire, tutti ragazzi nemmeno ventenni. Un’altra fortezza va alla deriva , il fuoco ha ormai invaso la carlinga e i motori: poveri amici loro non ce l’hanno fatta. Finalmente arriviamo sulla costa inglese. L’equipaggio atterra sano e salvo a Bassingbourn in Inghilterra. E’ il 17 Maggio 1943. “Belle” era una ragazza tosta, subì ripetutamente colpi ma continuò sempre a volare. Tra i danni riparati dal capo meccanico e ingegnere di volo Joe Giambrone, (Italo-Americano), ci fu la sostituzione di 9 motori, entrambe le ali, due code ed entrambi i carrelli di atterraggio.
Nel 1990 viene girato anche un film “Memphis Belle – the Movie “, che narra la storia romanzata dell’ultima missione . La pellicola è stata dedicata a tutti i 250.000 aviatori di tutte le nazioni che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale.
L’articolo finisce qua, , vi lascio con un piccolo download dove potrete scaricare questi giochi di simulazione per il nostro amato Commodore 64
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