Speciale Halloween 2024

Spetta a te decidere fino a che punto spingerti nel credere e nell’osare. Ciò che è pericoloso, misterioso e sfuggente ci affascina e risveglia la nostra curiosità.

Nel corso della storia, l’essere umano ha sempre cercato di dare un senso all’irrazionale. Non è stato solo un fenomeno del secolo passato: persino oggi, la nostra vita quotidiana è permeata da un interesse per l’ignoto e l’inspiegabile. Questo si manifesta nei videogiochi, sui canali YouTube, nei libri e nei fumetti.

Nel 2017, durante i lavori di ristrutturazione di un piccolo museo a Nykøbing Falster, in Danimarca, è stata scoperta una stanza segreta. Questa stanza, ricca di antiche casse, documenti e schizzi, testimonia l’eredità dimenticata del precedente proprietario, il signor Cornelius S. C. Rödder.

Cornelius S. C. Rödder

Cornelius S. C. Rödder era un noto appassionato di collezionismo, esploratore e mercante nella città di Nykøbing Falster. Nel XIX secolo la sua collezione iniziò a prendere forma, queste stanze, o “cabinet of curiosities”, erano spazi privati che raccoglievano oggetti rari e curiosi, spesso di natura insolita o bizzarra, sia naturali che artificiali.

Gli oggetti collezionati potevano variare notevolmente: da reliquie religiose, antichità e souvenir di terre lontane, passando da creature straordinarie a strane armi da caccia. La collezione di Cornelius è sorprendentemente ricca di esseri singolari e affascinanti, alcuni dei quali sappiamo essere esistiti o esistere ancora oggi, come l’ornitorinco, il pesce palla e il famoso tigre sciabola, lo Smilodonte. Tuttavia, non mancavano nemmeno oggetti dal sapore macabro, come scheletri di condannati, mummie di animali e umani, denti di lupo mannaro e altre curiosità inquietanti.

Cornelius era profondamente affascinato dall’occulto e dallo spiritualismo. Il suo desiderio di connettersi con il regno degli spiriti lo portava a esplorare la lettura delle carte dei tarocchi e a pratiche di respirazione particolari.

Nato nel 1821 a Nykøbing Falster, Rödder proveniva da una famiglia aristocratica benestante di origine tedesca e continuava i suoi studi in medicina a Copenaghen. Nel 1856, durante un viaggio in Italia, si imbatté in scritti inusuali e in esemplari eccentrici che catturarono la sua attenzione. Questo evento lo condusse all’incontro con Thomas Merrylin, un noto cripto-naturalista e xeno-archeologo londinese. Ispirato dalle idee di Merrylin, Rödder dirottò il suo interesse verso il misterioso mondo dell’occulto, iniziando a collezionare una serie straordinaria di reperti criptozoologici, oggi esposti nel Museo Obscurum in Nykøbing Falster . Tra queste curiosità si trovano vampiri, fate, piccoli draghi e lupi mannari.

Homo lupus, il licantropo

Spesso identificato come “lupo mannaro”, questo esemplare di Homo lupus è un membro di una specie di ominide bipede, strettamente correlato a Homo sapiens e a Homo vampiro. Le sue caratteristiche canine potrebbero essere il risultato di una mutazione genetica provocata da un virus. Quella ritratta in foto è una femmina di 15 anni, che ha verosimilmente trovato la morte per denutrizione. Questo esemplare rappresenta l’ultima scoperta dell’antropologo Edward Harrell, collaboratore di Thomas Merrylin.

Questa sessione dedicata ad Halloween non poteva essere più singolare e ruota attorno a esseri umani e creature incantate. Si tratta di una storia che si presenta come vera se pur irreale, che attraversa il tempo, intrecciando passato e presente in epoche diverse. Tutto si svolge simultaneamente. Protagonista è Thomas Theodore Merrylin, un fervente appassionato di occultismo, naturalismo e di quella che oggi chiamiamo criptozoologia, il terreno di esplorazione di misteriose creature. Merrylin, studioso instancabile e viaggiatore avventuroso, ha dedicato la sua vita a scoprire nuovi orizzonti, alla fine stabilendosi a Londra, dove lasciò in eredità la sua dimora a un orfanotrofio, poiché non aveva eredi diretti.

Inizialmente accompagnato dal padre e poi in solitudine, Merrylin si rivelò un collezionista e ricercatore appassionato, raccogliendo lungo il suo cammino autentiche meraviglie, reinsediando reperti che avrebbero potuto ribaltare le convinzioni globali sulle creature che abitano il nostro pianeta.

Un articolo di giornale che riporta la notizia della donazione di Merrylin

La donazione effettuata all’Istituto era soggetta a una condizione specifica: una sezione del seminterrato, rimasta sigillata e contenente alcuni effetti personali, non doveva né essere aperta né utilizzata. L’edificio fu assegnato all’orfanotrofio, dove rimase fino agli anni ’60. Quando le condizioni strutturali ne comprometterono l’utilizzo, venne demolito. Fu proprio durante le operazioni di demolizione che il seminterrato sigillato venne finalmente aperto, rivelando il suo contenuto.

Quello che inizialmente sembrava un ammasso di bauli e scatole si rivelò un’incredibile scoperta: la collezione di Thomas Theodore Merrylin, custodita all’interno dell’edificio, era composta da resti di creature straordinarie e inimmaginabili.

Uno studio anatomico e due dei reperti

In questo angolo remoto del mondo, dove l’impossibile si fonde con l’incredibile, si celava una collezione di meraviglie dimenticate: un autentico tesoro di creature magiche e misteriose. Un tempo, queste entità fantastiche erano considerate solo ombre di miti e leggende, ora sono realtà, magnificamente conservate grazie all’instancabile dedizione di Merrylin e ai secoli di oblio in cui sono rimaste immerse.

Le meraviglie di questo regno incantato spaziano dai fragili e delicati scheletri alati delle fate, avvolti in un’aura di splendore etereo, ai maestosi draghi che si librano nel cielo con una regalità ineguagliabile. Ogni reperto racconta una storia, ogni osso evoca un’epoca di avventure avvincenti tra licantropi e vampiri, e ogni mummia è testimone di un passato intriso di magie e segreti.

Le creature fatate

Rovistando tra queste straordinarie meraviglie, ci imbattiamo in esseri che sfidano l’immaginazione: piccole fate con ali di cristallo ancora intatte, che danzano accanto a scheletri umani in miniatura, mentre demoni dalle sembianze inquietanti e animali terrificanti raccontano di battaglie combattute nell’oscurità. Sculture di licantropi e creature di ogni sorta giacciono in un silenzio avvolgente, pronte a svelare il loro mistero a chi avrà il coraggio di avvicinarsi.

The little Dragon

Ma non è tutto: la collezione custodisce anche strumenti incredibili, elaborati e affascinanti, che un tempo servivano ai cacciatori di queste creature straordinarie. Perché, in questo regno incantato, la linea tra realtà e fantasia è labile, e ogni tesoro riposto è una chiave per svelare il mistero di ciò che fu e di ciò che potrebbe essere.

Uomo di Neanderthal

Ossa, ecco ciò che rimane di ferventi esistenze, intrappolate in un abbraccio silenzioso con l’eternità. L’ultimo tetto si erge come il delicato confine tra ciò che è stato e ciò che sarà, un caleidoscopio di ricordi e aspirazioni che sfumano nell’ombra. Il museo non è solo un rifugio fisico, ma rappresenta la soglia sacra al di là della quale il tumultuoso mondo dei vivi svanisce, lasciando spazio a un mistero incommensurabile.

La danza dei morti.

Ancora oggi innumerevoli culture e tradizioni hanno dipinto il “regno dei morti” come una sfera mistica, un luogo ove le anime danzano in libertà, lontane dalle catene della mortalità. Qui, l’ultimo tetto si trasforma in un varco verso un’altra dimensione esistenziale, una porta che si apre su un paesaggio etereo dove il tempo non ha significato e ogni spirito trova la sua pace. In questo contesto non è solo l’epilogo della vita terrena, ma una celebrazione della transizione, un invito a esplorare l’impalpabile e a ricercare la connessione con ciò che è oltre. Rappresenta in questo modo, la fusione tra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro, un ponte che unisce il palpito del cuore alla calma infinita dell’esistenza. Sotto questo manto di speranza e mistero, le ossa raccontano storie, sussurrano segreti che superano le barriere del tempo, e ci ricordano che ogni fine è semplicemente un nuovo inizio in un orizzonte infinito.

E anche quest’anno termina la nostra sessione su Halloween. Vi lasciamo in eredità una bellissima sequela di giochi in Htap e Tap, una raccolta che promette di farvi vivere momenti indimenticabili e di farvi immergere nell’atmosfera magica di questa festività. Che siate in cerca di brividi o di divertimento, questi giochi sono pronti a rendere la vostra celebrazione ancora più speciale. Non dimenticate di festeggiare con creatività e un pizzico di mistero! A presto!

RL

Elenco dei giochi preservati in Htap e tap

Foto: crediti: https://museumlollandfalster.dk/en/museum-obscurum/

Foto: crediti: https://www.ilpost.it

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