Salve prof. Falken , strano gioco l’unica mossa vincente è non giocare..
Terminava così il Film WarGames del 1983 dove un giovane appassionato di informatica e promettente hacker, David Lightman, riesce a connettersi al supercomputer del Norad studiato per sviluppare nuove strategie di guerra… David riesce a connettersi solo qualche minuto ma il supercomputer ha già allertato lo stato maggiore dell’esercito segnalando un imminente attacco nucleare…
Nel 1982 un ragazzo di nome Kevin David Mitnick violò il North American Defense Command (NORAD, Comando della difesa nord-americana), operazione che ispirò il film “War Games” del 1983.
Nel 1989, attaccò la rete della Digital Equipment Corporation (DEC) e copiò il suo software, nel 1990 violò i sistemi di segreteria telefonica della Pacific Bell. Kevin fu arrestato e andò in prigione per svariati capi d’accusa per frode telematica e frode informatica.
Nei primi anni ’80 nacquero le prime BBS “Bulletin Board System”, un sistema telematico che consentiva l’accesso remoto ad un elaboratore centrale per condividere o prelevare risorse.
Il sistema si sviluppò negli anni ’70 e ha costituito il fulcro delle prime comunicazioni telematiche amatoriali, dando vita alla telematica di base. Tra le novità consentite dai sistemi BBS, le principali furono la messaggistica e il file sharing centralizzato. Questo vecchio antenato di Facebook contribuì a formare i primi database di software italiano e non solo.
La prima BBS italiana nacque da un’idea di Giorgio Rutigliano. I server erano fatti con PC comuni spesso fatti in casa, ma gettarono le basi di quello che vediamo oggi in rete, noi non ci rendiamo conto, ma tanti programmi sono stati preservati grazie all’idea di questo signore, e se oggi ancora noi troviamo in rete ad esempio software in Basic per Commodore 64 lo dobbiamo proprio alle persone come lui, che con impegno e dedizione hanno salvaguardato il nostro patrimonio software.
Giorgio Rutigliano fu anche il primo italiano a collegare la sua BBS alla rete Internet Internazionale, rappresentando l’avanguardia della connettività italiana, creando luoghi di scambio e di incontri fino ad allora impossibili. Beh.. d’altronde noi Italiani siamo un popolo creativo, dal mondo delle BBS nacquero in Italia e all’estero quelle intelligenze e quelle forze che hanno dato poi grande impulso alla diffusione della rete a alle nuove aperture della cultura tematica. Ma torniamo a noi…
Per collegarsi a una BBS era necessario conoscere il numero di telefono della BBS e configurare il programma di connessione sul proprio computer, non si era connessi tramite Internet e i collegamenti avvenivano in modalità punto-punto in parole povere se uno era a Milano e la BBS era a Roma bisognava effettuare una telefonata interurbana molto costosa, infatti si preferiva collegarsi di notte dove i costi erano molto più contenuti. Avete presente il film Terminator 3 dove la bellissima Kristanna Loken la T-X dopo aver rubato la Lexus parla al telefono ed effettua l’handshaking connettendosi così ad database del distretto scolastico di Los Angeles, noi in maniera più modesta con un piccolo modem telefonico la cui velocità non superava i 1200 baund (meno di un KB per secondo) facevamo cosi. L’RTTY, acronimo di RadioTeleType (radiotelescrivente), è stata negli ultimi quaranta anni una delle metodologie di comunicazione più utilizzate. L’avvento dei Personal e Home computer , ad esempio come il Commodore PET , Apple II, l’Atari 400 e 800, lo Zx Spectrum, l’Msx e l’Amiga,, il Commodore Vic 20 e il mitico C64, rese definitivamente popolare l’RTTY nel campo degli amatori, rendendo possibile, con un investimento modesto, l’apertura di una finestra nel mondo delle comunicazioni professionali. Tutti noi ci sentivamo proiettati nel futuro.
La maggior parte di noi collegava il modem all’unica presa di telefono che c’era in casa, poi con una serie di prolunghe si arrivava fino alla scrivania della nostra cameretta.
Qualche minuto d’attesa e via… si era connessi ! Una volta “dentro” si potevano esplorare le risorse interne del computer remoto, avviare e scaricare files, oppure consultare un data base come la Biblioteca Nazionale oppure semplicemente chattare e scrivere.
Le BBS erano un po come la mensa di lavoro, non sai mai chi ti trovi affianco, a volte erano casalinghe e casarecce, altre elaborate e sofisticate, a volte di impegno sociale e civile , altre di polemiche irritanti e sciocche, ma a noi poco importava, d’altra parte eravamo una generazione nata tra Star Trek e 2001 Odissea nello Spazio, potevamo sopportare tutto.
Tanti anni fa a qualcuno venne l’idea di lasciare un PC acceso per poter incontrare e condividere con altri le sue passioni e le sue esperienze, oggi a distanza di oltre 35 anni le BBS sono per lo più defunte e su Internet possiamo scegliere su centinaia di social media. Le BBS avranno sempre un posto speciale nel cuore di tutti gli appassionati a 8 bit e hanno aperto un mondo nuovo a tanta gente.
Come nel film “Indipendence Day” dove gli umani utilizzano il codice morse per salvarsi dagli alieni… anche le vecchie BBS, insomma, non si sa mai… possono sempre tornare utili… mai dire mai…
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Di seguito vi rilasciamo alcuni programmi che abbiamo salvato e preservato per tutti voi, potrete trovarci programmi per terminali, dati meteo, fax, ricezione e trasmissione radio, programmi per radioamatori, giochi di simulazione e war dialer.
https://video.sky.it/xfactor/puntate/video/bea-lambe-superpotere-inedito-617158
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2 Commenti
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Magnifico leggere questo post.. mi ha fatto tornare indietro di anni
Già… io ricordo benissimo le FidoNet, come ricordo il 1994 con quello che passò alla storia come la fidonet italian crackdown. Per la solita italica mania di non voler capire, il solito magistrato di turno, di fatto uccise la nascente telematizzazione di massa che cominciava ad affacciarsi in italia. In una notte, un magistrato inetto ed incapace, fece tornare indietro l’italia telematica di almeno un decennio. Dovremmo attendere gli anni 2000 con l’avvento di internet per rifarci, quando invece francesi e tedeschi, erano già ben più che avvezzi. Che dire… per l’ennesima volta Grazie italia !