Ti senti più Homer, Marge, Bart o Lisa? Chi di noi almeno una volta nella vita non ha esultato come Homer o si è sentito solitario come Lisa? A me per esempio capita di essere protettivo verso i figli come Marge, ma ricordo che da ragazzo avevo un carattere ribelle come Bart.
The Simpsons Arcade Game è stato sviluppato da Konami e pubblicato nel 1991. E’ un gioco di combattimento a scorrimento laterale in cui il giocatore può controllare i quattro protagonisti della famiglia Simpson che fanno a botte attraverso tipiche ambientazioni della città di Springfield.
E’ stato un grande successo commerciale negli Stati Uniti, e nel 1991 fu uno dei tre giochi arcade più venduti in assoluto. Il gioco è basato sulla serie televisiva “I Simpson”, e il tuo compito è salvare Maggie, la figlia più giovane della famiglia Simpson, che è stata rapita dal signor Burns e Smithers.
La serie animata “I Simpson” è una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitense, impersonati dalla famiglia Simpson, protagonista dell’opera, composta da Homer e Marge e dai loro tre figli Bart, Lisa e Maggie. Homer incarna lo stereotipo dell’americano di classe media, pigro e pasticcione, ma capace di scatti di coraggio ed umanità; la moglie Marge, molto gentile e premurosa nei confronti della famiglia; il figlio Bart, il classico combina guai disobbediente; la figlia Lisa, intelligente e saputella, e la piccola Maggie che non fa altro che tenere il ciuccio.
Il primo episodio è stato trasmesso il 17 Dicembre 1989 sul canale televisivo della Fox, negli States. Si intitolava Simpsons Roasting on an Open Fire ( Un Natale da cani).
Un frame de’ Simpsons Roasting on an Open Fire ( Un Natale da cani).
La trama: Marge domanda ai figli cosa vorrebbero ricevere per Natale: Lisa chiede un pony, mentre Bart un tatuaggio. Arrivati al centro commerciale per comperare i regali, Bart scopre un negozio di tatuaggi e mente sulla propria età per farsene fare uno con la scritta «mother» (mamma). La madre però lo sorprende a metà del lavoro, lo trascina e, per far rimuovere il tatuaggio incompleto spende tutti i risparmi della famiglia, pensando di usare per gli acquisti natalizi la tredicesima di Homer. Ma c’è un inconveniente: il signor Burns non concede alcuna tredicesima ai suoi impiegati. Rimasto dunque senza soldi per i regali, Homer si trova un lavoro come Babbo Natale ai grandi magazzini. Qui si imbatte in Bart: il figlio gli strappa la barba dal viso, rivelando a tutti la sua vera identità. Homer si ritrova senza lavoro e con solo tredici dollari raccolti. Dopo aver ricevuto una soffiata da Barney Gumble, Homer decide di portare Bart al cinodromo, dove però scommette su un altro cane, «Piccolo Aiutante di Babbo Natale», che però arriva ultimo. Mentre Homer e Bart avviliti lasciano la pista, Piccolo Aiutante di Babbo Natale viene cacciato dal suo proprietario in seguito all’ennesima sconfitta. Homer, seppur riluttante, accetta di prenderlo con sé e portarlo a casa. La coppia si avvia con il cane e Homer è pronto ad annunciare alla famiglia che non ci sarà alcun Natale. Ma al loro arrivo, Marge e Lisa scambiano il cane per un regalo e tutti festeggiano.
Molti episodi hanno reso i personaggi “più umani” facendo di Springfield (la città dove la famiglia Simpson vive), una città reale. Il linguaggio schietto e la dialettica rompe ogni tipo di schema, la semplicità con cui gli argomenti, anche i più spinosi o complicati, vengono affrontati è disarmante. La mente che si cela dietro questa produzione è Matt Groening. Il suo segreto? Spontaneità e semplicità.
Matt Groening diede ai membri della famiglia Simpson i nomi dei suoi familiari. Homer e Marge, i suoi genitori, e le sue sorelle minori, Lisa e Maggie.
Le storie affrontano numerosissimi argomenti, dalla politica all’economia, allo spettacolo, ai temi sociali e molto altro in ogni epoca storica, tramite racconti, ricostruzioni o pseudo-flashback. Tutto il mondo visto dietro numerosissime location ma anche l’apporto di un grande numero di personaggi (reali in forma animata) della politica, della tv, della musica, dello spettacolo. Molti hanno fatto la loro apparizione anche solo come comparsa, all’interno dello show, allargando la platea veramente a ogni tipo di pubblico possibile.
A partire da Homer, ogni abitante della piccola cittadina di Springfield ha una o più caratteristiche che lo contraddistinguono. Dai tic alle paure ma anche ai modi di esprimersi, ogni particolarità viene rimarcata. Grazie al gran numero di episodi a disposizione ogni tratto distintivo viene esasperato e oggi ogni nome è diventato un sinonimo. Troviamo Bart, l’eterno mascalzone, Lisa, intelligente e secchiona, Marge, paladina del giusto e Montgomery Burns è considerato tra i personaggi più cattivi e cinici del mondo. Ma il più straordinario e importante è sicuramente Homer. Padre e marito Homer incarna il cittadino medio, un uomo sulla quarantina con un basso livello d’istruzione e un lavoro poco gratificante. Nonostante non sfoggi una forma fisica invidiabile, Homer incontra i migliori uomini e donne della politica, dello spettacolo, della musica e non solo. Ha visitato numerosi luoghi in tutta la terra, è stato nello spazio, ha fatto amicizia e litigato con numerosi presidenti ed ex presidenti americani, ha scherzato con la morte e con il re delle tenebre. Il suo “D’oh!” è entrato nell’Oxford English Dictionary. Oltre ai personaggi e alle storie, l’autore si diverte a nascondere messaggi di ogni tipo e di ogni argomento in ogni frame e espressione; piccoli messaggi (quasi) sempre diretti al mondo politico o economico statunitense. Ad oggi “I Simpson” rappresentano la più lunga sitcom e la serie animata realizzata negli Stati Uniti .
Ma veniamo al gioco:
Fu ben accolto dalla critica per la sua grafica, la colonna sonora e il gameplay coinvolgente. La versione per Commodore 64 ha ricevuto una valutazione di 9,8 su 10. Il gioco presenta grafica colorata e dettagliata, con personaggi ben disegnati e animazioni fluide. La colonna sonora è stata composta da Norio Hanzawa e presenta brani tratti dalla serie televisiva.
Il Gameplay è semplice ma coinvolgente. Il giocatore deve affrontare una serie di nemici in ogni livello, utilizzando una combinazione di attacchi corpo a corpo e attacchi a distanza. Ogni personaggio ha le proprie mosse speciali e abilità uniche, il che rende il gioco ancora più divertente. Il gioco presenta anche una modalità cooperativa a due giocatori, che aggiunge un ulteriore livello di divertimento.
In conclusione, The Simpsons Arcade Game per Commodore 64 è un gioco coinvolgente e divertente che offre una grafica colorata, una colonna sonora accattivante e un gameplay coinvolgente. Se sei un fan dei Simpson o dei giochi di combattimento a scorrimento laterale, questo gioco è sicuramente da provare!
Quindi non perdere tempo, combatti e salva Maggie (se ci riesci), e a prescindere quale sarà il risultato, con questo gioco tornerai indietro nel tempo di 33 anni, e ti farà tornare giovane (almeno nello spirito).
The Simpsons Arcade Game informazioni aggiuntive:
Editore | Konami | Copyright | Matt Groenig |
Anno | 1991 | Genere | Coin-Op, Platform, Scrolling-Screen, Tie-in |
Tema | I Simpsons umoristico | Sviluppatore | Novotrade |
Codice | Miklos Tihor, Tamás Kovács | Supporto | Floppy disk – cassetta |