Mystere fuga dal castello di Lockness

La nostra storia inizia nel dodicesimo secolo, quando la Scozia veniva organizzata e governata secondo le forme feudali normanne. Fu teatro di numerosi eventi e atrocità commesse dai vari regnanti che controllavano i vasti territori e sottomettevano la popolazione, con l’obiettivo di sfruttare le immense ricchezze del sottosuolo. Montagne imponenti, profonde vallate e fiumi sinuosi: il passato echeggia in questa terra dove ogni ruscello, lago o collina ha la propria storia da raccontare su eroi, eroine e mostri misteriosi.

Sì! Mostri!! Avete letto bene!!! Questo territorio è stato sempre fonte di strane leggende e ancora oggi vengono tramandate di generazione in generazione. Molti di questi racconti hanno somiglianze con le leggende popolari germaniche, ma una in particolare sembra avere un fondo di verità e mistero: quella del mostro di Loch Ness.

Il Lago di Ness è un lago d’acqua dolce delle Highlands scozzesi, ed è diventato oggetto di studio per molti scienziati illustri. Una delle sue particolarità è che è collegato ad altri laghi e al mare tramite canali sotterranei. Questo dettaglio ha alimentato ulteriormente il mistero e l’interesse intorno alla leggenda.

Pochi chilometri a sud del Lago di Ness, si trova un altro lago, quello di Loch Ness, noto per la sua vasta estensione ma scarsa profondità. Al centro c’è un isolotto, spesso nascosto dalla nebbia frequente. Secondo la leggenda, un re fece costruire un castello fortificato su questo lembo di terra inaccessibile, raggiungibile solo via lago. Il castello era dotato di numerose trappole per difendersi dagli attacchi nemici, di cui solo gli occupanti conoscevano l’esistenza.

Uno degli ospiti più amati del re era l’alchimista e mago Statumest, che con le sue abilità magiche riusciva sempre a intrattenere la corte. Tuttavia, durante i suoi spettacoli, a volte qualcosa sfuggiva al suo controllo. I suoi errori erano numerosi e ancora oggi sull’isola crescono strane piante. Alcuni giurano dell’esistenza di animali e umani trasformati in mostri da Statumest che ora vivono allo stato brado sull’isola.

In realtà, il mago era il capo dei ribelli e molte delle sue azioni erano volte a sostenere coloro che, prima o poi, avrebbero conquistato il castello. Tuttavia, in una notte di luna piena, accadde qualcosa di inaspettato: il drago apparve nelle acque del lago. Il re, terrorizzato da questa apparizione, chiamò immediatamente il mago e gli ordinò di trovare un modo per difendersi nel caso in cui il mostro avesse attaccato.

L’enorme creatura era immobile, assopita, sotto la luce della luna. La sua ombra si rifletteva per diversi chilometri sulla superficie dell’acqua. Statumest decise che la cosa migliore da fare era disegnare il mostro in modo realistico, così da poterlo studiare in tutti i suoi aspetti.

Approfittando della luna piena e di un sistema di specchi e lenti utilizzati per lo studio delle stelle, il mago riuscì a proiettare l’enorme immagine del mostro su una piccola tela. Più che un vero dipinto, si trattava di una sorta di primitiva fotografia. Donò al re la tela, che divenne per lui un vero e proprio trofeo. Il re si vantava di essere riuscito ad immobilizzare il mostro permettendogli così di dipingere ciò che dalla popolazione era considerato una paurosa leggenda.

La Trama:

Giunto al termine della sua vita, Larry, un agiato miliardario, lascia in eredità a suo nipote ciò che aveva avidamente accumulato. Era una persona molto eccentrica, celibe e amante dei lunghi viaggi nelle parti più sperdute del mondo. Durante la sua esistenza, molte furono le sue scoperte ma solo una rimase incompiuta. Lasciò scritto che il nipote avrebbe potuto ereditare l’intero patrimonio solo qualora fosse riuscito a ritrovare il quadro che la leggenda vuole raffiguri il mostro di Loch Ness. L’impresa era stata iniziata dallo zio Larry molti anni prima, ma non fu mai portata a termine per via delle numerose ferite riportate sull’isola di Loch Ness. Riuscì comunque a disegnare una mappa su cui vi è incisa una frase dall’oscuro significato. In questa avventura, tu impersoni il nipote che per spirito ma più per l’eredità si reca sull’isola per svelare i misteri di Mystere. L’avventura inizia quando il protagonista giunge sull’isola accompagnato da un pescatore. La ricerca si rivela piena di pericoli mortali, ma ritrovando il dipinto riuscirai a scappare ed a incassare l’eredità.

Primo gioco della Genias, Software House indipendente. Un ibrido tra avventura testuale e grafica, a questo gioco poi è seguito Profezia. Il gioco ha richiesto più di un anno di programmazione a causa delle diverse modifiche e migliorie apportate dagli autori, e quasi sei mesi di post-produzione da parte della squadra di Genias. Il risultato è una bella avventura, facile e lineare. Purtroppo il gioco originale ha un bug e nonostante tutti gli sforzi fatti, la seconda parte del gioco si blocca. La password per l’accesso era ricavata dal valore esadecimale di una stringa di testo che però era sbagliata. E’ comunque un bellissimo titolo da collezionare, una storia fantastica ambientata in un posto magico come la Scozia, dove è possibile ancora oggi respirare il fascino del tempo passato.

Il file audio della colonna sonora di Mystere è stato fornito da Ready64

Mystere, fuga dal castello di Lockness – Informazioni aggiuntive:

EditoreGeniasMusicaPaolo Predonzani
GenereAvventura Testuale, GraficaTitlescreenAndrea Paselli
Anno1990SviluppatoreSurprise Team
CodiceLuca Zarri (Dark Logic), Marco Corazza GraficaAndrea Paselli