34° Dumping (Hei Hei Sid)

Gli straordinari Anni Ottanta dove tutto era (o si credeva) possibile, dove si sognava una crescita senza limiti, dove lavoro e divertimento andavano a braccetto… Un decennio testimone di grandi scoperte e innovazioni in vari campi. Internet, la mappatura del genoma umano, la clonazione della pecora Dolly, la messa in orbita del telescopio spaziale Hubble, il lancio dello Space Shuttle, la creazione del primo videogioco e il Commodore 64.

Questa sessione è dedicata proprio a lui, al nostro Commodore 64, amico di tante avventure. Negli anni ’80 si diffuse sia negli ambienti professionali che domestici, per scopi lavorativi che ludici. Grazie a lui si svilupparono i primi videogiochi, i primi software di elaborazione testi, fogli di calcolo, di grafica e di sviluppo musicale.

Infatti, migliaia di persone lo utilizzavano anche per fare musica, questo computer straordinario aveva dentro di sé un “apparecchietto” di pochi centimetri che gli permetteva di fare cose straordinarie: il SID ovvero il Sound Interface Device, nome in codice MOS 6581.

Fu uno dei primi chip sonori inseriti negli home computer, prima che iniziasse la rivoluzione del suono digitale. Fu, tanto per cambiare, un brevetto americano, esattamente il numero 4.677.890, che porta la data del 27 febbraio 1983. Peraltro, scaduto nel 2004. Nato sotto il segno dell’Acquario il SID portò un cambiamento importante nella “Boomer Generation”: Se non fosse stato concepito quel periodo storico non sarebbero state prodotte per il Commodore 64 musiche come Bubble Bobble, Last Ninja 2, Turrican, Golden Axe, capolavori come Rambo First Blood Part II, Ghostbusters, Ritorno al futuro, Mission Impossible o Commando non esisterebbero.  La rivoluzione fu talmente grande che, senza SID, forse nemmeno Madonna si sarebbe potuta affermare con il suo stile eclettico e provocante, i paninari avrebbero cantato altri brani e la radio trasmesso altre canzoni nei saloni da parrucchiere che sfornavano acconciature incredibili, con un hairstyle rimasto indimenticabile.

Il SID fu l’avvio della musica elettronica e divenne anche la base sonora dei videogiochi. Niente a che vedere con quelli super-perfezionati di oggi. Movimenti semplici, meccanici, accompagnati da musica a 8Bit elementare ma perfettamente in sintonia con quello che riproduceva lo schermo preistorico dell’epoca, rigorosamente in 4/3.

Durante la progettazione del chip, grande peso fu dato a un controllo di frequenza ad alta precisione, inizialmente progettato per avere 32 voci indipendenti. Con questa gamma sonora era possibile inventare colonne musicali adatte a ogni esigenza.

L’idea fu di un certo Robert Yannes, di professione ingegnere, ma che grazie a questa invenzione divenne imprenditore affermato e arcimiliardario. Si vocifera che la mattina quando si svegliava cantava sempre “Hei Hei SID” e fischiettando qualche melodia andava solerte a lavoro.

Fondò la compagnia di sintetizzatori digitali Ensoniq. Il suo team comprendeva due tecnici e un operatore CAD (il disegnatore specializzato) che usava un programma adatto allo scopo. L’obiettivo era produrre un chip di alta qualità, come un vero strumento musicale, dotato di caratteristiche del tutto nuove e performanti. «Avevo pensato – disse – che i chip sonori disponibili fino a quel momento sul mercato, fossero primitivi e ovviamente progettati da persone inadeguate che non sapevano niente sulla musica».

Il SID era in grado di fare cose eccellenti, sebbene in maniera grezza e gracchiante. Riproduceva anche la voce umana, buffa ma perfetta per l’uso dei giochi da computer. Del resto, neppure l’immagine che restituiva lo schermo era perfettamente definita come siamo abituati a vederla adesso. E dunque il rapporto tra suono e i pixel era in perfetta sintonia estetica. Vale la pena di ricordare l’esperimento di Marcello Giombini che nel 1982 realizzò il kraftwerkiano Computer disco che si potrebbe definire un piccolo capolavoro di synth-pop degli albori. Poi venne la volta di I Adore Commodore dove Giombini si avvalse delle linee melodiche scritte da Dino Siani, e sincronizzando quattro Commodore 64 in maniera artigianale vi sovrappose una batteria elettronica creando una compilation indimenticabile.

Per molti musicisti il SID è stata una vera manna dal cielo. La creatività trovò nuovi spazi, insieme purtroppo all’omologazione con la tentazione di scopiazzare dal computer, e col vantaggio che non si dovevano pagare i diritti d’autore. In ogni caso la novità fu molto attraente e avviò una stagione che possiamo definire rivoluzionaria. Durante i periodi freddi, meglio se nel periodo delle feste di Natale e fine anno, la console attirava come le mosche il miele. E poteva capitare che il giocatore interrompesse il gioco per rimanere ad ascoltare la musica di sottofondo. Come dimenticare la demo Christmas del 1982 che per la prima volta trasformò il televisore in radio.

Tutto questo ci fa tornare voglia dei cari retrogames, che ormai sono roba da modernariato e non si trovano neppure più nelle nostre soffitte o cantine. Quanti bei momenti abbiamo trascorso in compagnia dei cari vecchi computer e delle musiche che uscivano dai loro altoparlanti. Momenti di nostalgia che ogni tanto tornano in mente. Il Commodore 64 è stato un computer che ha segnato la storia dell’informatica e della cultura popolare negli anni ‘80. Con le sue capacità grafiche, sonore e di memoria, ha permesso a milioni di persone di scoprire il mondo dei videogiochi, della programmazione, della musica e della comunicazione. Ha ispirato molti artisti, musicisti, scrittori e inventori, che hanno usato la sua tecnologia per creare opere originali e innovative. Insomma, è stato un computer che ha fatto la storia e che ci ha fatto sognare… alla grande!!!

Oggi pubblichiamo il 34° Dumping, una sessione faticosa che ha richiesto molto tempo, ma è anche una delle più ricche! Abbiamo preservato numerosi dischi contenenti giochi e programmi che erano di moda negli anni ’90. Scoprite la lista completa! Nel download trovate demo e programmi musicali che vi riporteranno indietro nel tempo, facendovi rivivere i favolosi anni ’90.

Roberto Lanciotti – Francesco Galluccio

Lista programmi preservati:

Crediti: La foto in copertina è di Creopard (1985)
Se volete leggere un bell’articolo su “I Love Commodore la Italo disco creata con il Commodore 64” clicca qua!

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Informativa sul Download

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