Nel 1989 andai con mamma (ero adolescente) al cinema a vedere il Batman di Michael Keaton ma soprattuto di Tim Burton, un Batman scuro, crepuscolare, con tutti i difetti del personaggio DC Comics che vengono dal passato. Non è supermuscoloso, è attento ai dettagli, legatissimo al suo Alfred, e rubacuori come Bruce Wayne.
Nello stesso anno esce a Natale (o meglio un pò prima) il videogioco targato Ocean (quelli famosi delle “conversioni”), ed io che compravo Zzap non vedevo l’ora che uscisse. Fu una super recensione, ed in effetti il gioco era bello bello. A partire dal box (la scatolina contenente floppy e istruzioni) al gioco, che adesso vi andrò a recensire.
La storia (del film, ma anche del libro) vuole che il nostro Batman vada alla Chimica Axis per catturare il braccio destro di Carl Grissom (il bravo Jack Nicholson), il quale però gli ha teso una trappola; infatti Jack Napier si ritrova polizia cani gatti bombe a mano e trick&track (ahahha) che lo intrappolano e non può fare altro che soccombere. Impossibilitato a fuggire cerca di salvarsi dalla polizia ma non ha fatto i conti con il nostro eroe, che dopo una breve scazzottata lo spinge per sbaglio dentro una bella bacinella d’acido. E questa è la trama del primo livello.
Platform a scorrimento multidirezionale, il primo livello è fatto davvero bene. Geniale l’idea della “corda” o batarang, sia come arma che come oggetto del desiderio di un circense. La musichetta è carina ma il gioco è povero di effetti. Devo dire che il primo, come l’ultimo livello, a suo tempo li ho odiati. Trovare la strada per raggiungere Napier è un’impresa e spesso è frustrante come alcuni movimenti o alcuni personaggi (es. i bombaroli) ti facciano perdere le vite come niente. Ma dopo diversi estenuanti tentativi, il nostro Jack va a finire dove deve andare.
Il secondo livello è quello in cui, nel film, Batman soccorre Vicky Vale e la porta nella sua grotta (a fargli vedere la collezione di pipistrelli?!?). La batmobilina è fatta davvero alla grande e il livello in sè è una goduria: musica fantastica e fluidissimo. E’ quello che per me è il più divertente.
Il terzo livello del gioco consiste nel trovare la combinazione degli agenti chimici infiltrati dal Joker nei prodotti di uso comune E’ il livello più noioso e quello più breve. Si perde una vita molto facilmente. Ah non vi avevo detto che in ogni livello l’energia di Batman è rappresentata dal suo volto, che piano piano si trasforma in Joker quando perde energia. In questo terzo livello ad ogni sbaglio si perde invece una vita (maledetti!).
Ci si avvicina allo scontro finale col Joker, e il nostro eroe deve eliminare tutti i palloncini contenenti il gas venefico che l’acerrimo nemico vuole spargere su Gotham City. Il livello è simile a quello della batmobile, con scrolling orizzontale. In questo caso però è mooolto più lento e abbastanza noioso. L’animazione del batwing non è male ma non è agli stessi livelli della batmobile. In ogni caso la grafica è sempre molto bella.
E si giunge quindi al livello finale, dopo il rovinoso atterraggio del batwing sotto i colpi, anzi il colpo, del Joker.
Tecnicamente identico al primo livello, è forse un pò più semplice dal punto di vista “labirintico”. La musichetta d’accompagno è più decente che nel primo livello, ma la cosa più brutta è la scena finale. Il joker sembra una scimmia con parrucca verde e la caduta dal palazzo è di una bruttezza unica. Come finale potevano fare davvero di meglio.
Rispetto alla versione Amiga cambiano i livelli della batmobile e del batwing, che sul 16-bit erano in prima persona (e bellissimi); ma forse l’hw del piccolo C64 non ce la faceva.
In conclusione un bel gioco davvero, non lunghissimo ma ben fatto.
Vi lascio il Longplay, che di long ha veramente poco!