Non ci stancheremo mai di dirlo… Dumpare!! Dumpare!! Dumpare!!! Questo post non vuole essere una polemica contro chi non preserva, ma al contrario deve essere visto come “motivo di spunto” affinché il dumping diventi una prassi normale per tutti. Mi fa piacere ricordare che è solo grazie a sforzi come il nostro (e noi siamo solo gli ultimi di una lunga lista) che è possibile ritrovare i nostri amati giochi d’infanzia semplicemente digitandone il nome su Internet.
In un gruppo di Retrocomputer si parla di tutto, di giochi, di console , di dumping, e di solito quando ci si incontra di persona o per chat, si iniziano questi discorsi… “Un mio amico mi ha lasciato davanti al portone di casa un Commodore 128 con datacassette” “Ieri ho comprato al mercatino un floppy 1571 a 20 euro perfetto…” “Mio zio mi ha regalato un Silver Label ancora completo di sigillo…” Fantastici ritrovamenti con altrettanti affari, ma nessuno ricorda però che senza dumping , senza giochi cassette o floppy, tutto questo materiale sarebbe inutile. Sarebbe come tenere una Ferrari in garage inutilizzata perché non si ha la benzina. In tanti ci mandano messaggi scrivendoci di recuperi in cantine o appartamenti dismessi , e che sarebbero disposti a condividere il loro materiale con noi e con tutti gli altri appassionati di retro computing, ma poi inevitabilmente quando capiscono che possono ricavarci dei soldi arriva puntuale la smentita ; “scusami ma ho regalato tutto a mio cugino che è un vero appassionato del Commodore 64“, oppure, “adesso faccio bene le foto a tutto e poi ti faccio sapere”… poi silenzio….; dopo si scopre che tutto viene messo in vendita su canali dedicati, mercatini, Ebay, Vinted, ma una volta che qualcuno avrà acquistato il materiale, difficilmente verrà dumpato e condiviso, specie se è importante o raro (basta vedere i prezzi assurdi di alcune vendite su ebay).
Ma per fortuna non tutti sono così insensibili… Oggi abbiamo voluto fare un omaggio ad gruppo Olandese che, a cavallo tra il 1990 e il 1995, fece importanti conversioni per l’Amiga.
Il gruppo si chiamava Bignonia, in Italia è il nome di un fiore e, più precisamente, di una pianta arrampicante molto bella. La Bignonia è una pianta che attecchisce facilmente, facile da curare e che in estate produce bellissimi fiori arancioni. Tornando a noi, il progetto del gruppo era quello di convertire per Amiga alcuni dei più bei giochi usciti solo per il Commodore 64. I titoli:
Aztec Challenge (1993)
Bagitman (1992)
Donkey Kong (1992)
Frantic Freddie (1990)
Pharaohs Curse (1990)
The Real Popeye (1993)
Zaxxon (1995)
Grazie al lavoro che intrapresero e alla loro fama internazionale, centinaia di ragazzi cercarono di imitarli sviluppando per Commodore Amiga una ricca pagina di programmi e giochi. Mi piace pensare che come il seme della Bignonia è rigoroso e resistente alle intemperie, anche il lavoro di questi ragazzi di abbia lasciato radici profonde e durevoli in tutti gli appassionati dei Retrocomputing.
Note per il download:
I giochi su macchine PAL girano lenti mentre su NTSC vanno a velocità regolare, il gruppo Bignonia li ha programmati in Standard PAL. La spiegazione più plausibile è che hanno lavorato su titoli per Commodore 64 di provenienza americana NTSC. Cosa alquanto probabile in quel periodo.
Aztec Challenge e le due compilation richiedono il KS 2.0 per partire da Amiga 600 in poi.
Buon divertimento!
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