Gioco e creo con Amiga

Salve? Il mio nome è AMIGO. Sono la guida che ti porterà nel fantastico mondo di Amiga. Con un viaggio lungo 56 fascicoli, fatto di emozioni e scoperte sensazionali, entreremo insieme nel mondo dei videogiochi. Capiremo come sono fatti e ne faremo uno nostro, conosceremo la Grafica, la Musica, la Programmazione e tante, tantissime altre cose, sempre divertendoci. Progettare e costruire un videogioco sarà l’obbiettivo del nostro viaggio: per mezzo dell’Amiga, scopriremo come è fatto e tutto quello che c’è da sapere per realizzarne uno. Cosa si nasconde, per esempio, dietro il movimento di Lemmings o a monte delle grandi abbuffate di pillole e fantasmini di Pac Man? Oppure, come sono composte le musiche dei giochi? Queste ed altre nozioni, che ti spiegherò strada facendo, ti faranno diventare un vero esperto.

Gioco e creo con Amiga era una collana di fascicoli settimanali con dischetti allegati, pubblicata nel 1992 da Armando Curcio Editore. Il corso, realizzato da Logosistemi Training s.r.l., insegnava ai lettori come programmare i propri videogiochi e creare da soli musica e grafica per i computer Amiga, con almeno 1 MB di RAM e Kickstart 1.3.

Il progetto era ambizioso e prometteva di realizzare il sogno di molti appassionati di videogiochi degli anni ’90, tuttavia, la collana non fu mai completata. Fu immessa nel mercato con un’offerta lancio di soli 4.900 lire, doveva essere composta da 56 fascicoli al prezzo poi di 9.900 lire ciascuno. Uscirono solo 43 fascicoli. La causa fu il fallimento della Commodore, la casa produttrice dell’Amiga, che portò a una crisi del mercato e a una scarsa domanda da parte dei consumatori.

L’Amiga era un computer molto popolare negli anni ’80 e ’90, e Gioco e creo con Amiga arrivò purtroppo tardi nel mercato. Il fallimento della Commodore avvenne il 29 aprile 1994, quando la società fu messa in liquidazione per saldare le sue insolvenze. La Commodore era entrata in crisi finanziaria negli anni precedenti, a causa di una gestione inefficiente, di una forte concorrenza e di una scarsa innovazione tecnologica. Il fallimento della Commodore segnò la fine dello sviluppo dell’Amiga, il computer più avanzato della sua linea di prodotti.

La storia di Francesco.

Francesco era appassionato di videogiochi e di informatica e possedeva un Amiga 500, che aveva ricevuto in regalo per il suo compleanno. Con il suo Amiga, si divertiva a giocare a titoli come Turrican, Lemmings e Monkey Island, ma il suo sogno era di creare i suoi propri giochi. Un giorno, mentre sfogliava una rivista di videogiochi, vide un annuncio che attirò la sua attenzione: “Gioco e creo con Amiga – e invento da solo i miei videogiochi”. Si trattava di una collana di fascicoli settimanali con dischetti allegati, che prometteva di insegnare ai lettori come programmare i propri giochi e creare da soli musica e grafica per l’Amiga. Il ragazzo non ci pensò due volte e si precipitò in edicola a comprare il primo numero, che costava solo 4.900 lire.

Tornò a casa e inserì il dischetto nel suo Amiga. Sullo schermo apparve un menu con diverse opzioni: “F1 Dos ” “F2 Grafica” “F3 Musica” ” F4 Programmazione” ” F5 Videogiochi”. Scelse “Programmazione” dove trovò un introduzione su vari componenti Hardware, poi entusiasta decise di seguire la sezione dei videogiochi, il modulo dell’opera più importante, che insegnava come creare una semplice animazione con un personaggio che si muoveva sullo schermo.

Si divertì molto con il primo fascicolo di Gioco e creo con Amiga e non vedeva l’ora di ricevere il secondo. Così continuò a seguire la collana ogni settimana, imparando sempre nuove tecniche e trucchi per creare i suoi giochi. Ogni fascicolo conteneva anche dei suggerimenti per modificare i giochi esistenti o crearne di nuovi. Si cimentò in queste sfide e inventò dei giochi originali, come uno sparatutto ambientato nello spazio, un’avventura grafica ispirata a Indiana Jones e un platform con un gatto protagonista. Mostrò i suoi giochi ai suoi amici, che rimasero impressionati dal suo talento e dalla sua fantasia

Diventò così una specie di guru dell’Amiga nella sua scuola e nel suo quartiere. Si sentiva realizzato e soddisfatto del suo hobby. Grazie a Gioco e creo con Amiga, aveva scoperto la sua passione per la programmazione e la creazione di videogiochi. Si sentiva anche più vicino al suo computer, che considerava un amico fedele e un compagno di avventure. Pensava che l’Amiga fosse il miglior computer del mondo e che niente potesse fermare il suo successo.

Ma un giorno, mentre stava aspettando l’arrivo del fascicolo numero 44, ricevette una brutta notizia: la Commodore, la casa produttrice dell’Amiga, era fallita. La società era entrata in crisi finanziaria a causa di una gestione inefficiente, di una forte concorrenza e di una scarsa innovazione tecnologica. Il fallimento della Commodore significava la fine dello sviluppo dell’Amiga e anche della collana Gioco e creo con Amiga, che non fu mai completata. Francesco rimase sconvolto e triste. Si sentiva tradito e abbandonato dal suo computer preferito e dal suo corso di programmazione. Si chiese cosa sarebbe stato del suo futuro e dei suoi sogni.

Ma non si arrese. Decise di continuare a programmare sull’Amiga, anche senza il supporto della collana. Si procurò dei libri e delle riviste che trattavano di AMOS e di altri linguaggi per l’Amiga. Si unì a una comunità di appassionati dell’Amiga su Internet, dove scambiava idee e consigli con altri programmatori. Continuò a creare i suoi giochi e a migliorarli, aggiungendo nuove funzionalità e effetti. Continuò a divertirsi con il suo Amiga, che non smise mai di funzionare.

Capì che il fallimento della Commodore non era la fine dell’Amiga, ma solo l’inizio di una nuova era. L’Amiga era un computer così potente e versatile che poteva sopravvivere anche senza il supporto della sua casa madre. Era un computer così amato e apprezzato che poteva contare su una comunità di fan fedeli e creativi, un computer così fantastico che poteva ispirare generazioni di programmatori e artisti.

Il ragazzo fu uno di questi. Grazie al suo Amiga e a Gioco e creo con Amiga, scoprì la sua vocazione e decise di fare del suo hobby la sua professione. Si iscrisse a una facoltà di informatica e si specializzò in programmazione di videogiochi. Dopo la laurea, trovò lavoro in una software house famosa, dove realizzò dei giochi di successo per diverse piattaforme. Non dimenticò mai il suo primo computer e il suo primo corso di programmazione. Conservò gelosamente il suo Amiga e i suoi fascicoli di Gioco e creo con Amiga, che considerava i suoi tesori più preziosi. Era felice e grato al suo Amiga, che gli aveva cambiato la vita.

Il recupero di Creo e Gioco con Amiga.

Non è stato facile preservare tutta la collana di “Gioco e Creo per Amiga”, tutto è partito da Luca Djp Natali che ci ha fornito i dump di 45 floppy (43 uscite regolari + due dischi bonus con alcuni giochi). Purtroppo alcuni floppy ( il 7, 13 , 17 e 22 ) presentavano criticità ed era necessario ridumparli, così ci siamo messi alla ricerca di nuova collana di “Gioco e Creo con Amiga”… Roberto Lanciotti scova e acquista (con i fondi delle donazioni) un raccoglitore che contiene 23 dischi originali e 12 riviste. Un vero colpo di fortuna perché i floppy da ridumpare erano tutti presenti.. Acquistato il materiale veniva spedito a Francesco Galluccio, il Ceo del dump Amiga, che eseguiva i dump di tutti e 23 floppy e li confrontava con quelli ricevuti da Luca Djp Natali , Francesco Galluccio inoltre ha provveduto alla scansione di tutte la dodici riviste allegate ( clicca nel menu a scomparsa qua sotto) Alfio Di Mauro del gruppo Acisoft ci ha inviato infine anche il 45° floppy contenente una demo di un gioco simile ad Asteroid.

I fascicoli di “Gioco e creo con Amiga” scegli tra PDF oppure JPG

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Avvertenze:

Francesco GalluccioFabry Amiga Vault di AMIGA VAULT hanno scoperto un bug allucinante nel menù principale di “Gioco e creo con Amiga”. Se per caso si preme il tasto sinistro del mouse invece dei tasti funzione il menù muore, e non si avrà più la possibilità di selezionare le opzioni. Se invece si usano i tasti funzione tutto funziona perfettamente. Buon divertimento.


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1 Commento

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  • 23 Novembre 2024 a 14:54

    Ciao,
    Anche io seguii la collana per un po’ di tempo, poi venne interrotta. Forse ero troppo piccolo per appassionarmi veramente, ma alla fine sono diventato un ingegnere informatico anche grazie all amiga 500

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